Da http://paolofranceschetti.blogspot.com/2009/01/sulle-recenti-minacce-di-morte-saviano.html:
…
Dire che Saviano è stato minacciato di morte significa non dire nulla. Vale la regola che cercavo di spiegare a Fabrizio. O uno dice chi lo minaccia, perché, con che mezzi, e dà qualche indicazione in più per far capire quale sia il reale pericolo, oppure tanto vale non dire nulla. Dire che Saviano è minacciato è come quando il TG 4 a Natale fa il servizio sui regali di Natale, e ad agosto fanno il servizio sul caldo. Una cazzata di nessun interesse per la sua ovvietà.
Quindi che scopo ha la notizia inesistente data dai giornali?Formuliamo un’ipotesi.
Il punto è che il suo libro è semplicemente eccezionale. Un capolavoro destinato a rimanere nella storia dell’editoria e in particolare dell’editoria antimafia.
Leggendolo mi accorsi che Saviano aveva notato che la camorra si espande ed è potentissima anche all’estero.
Mi accorsi che non aveva percepito il perché. Come fa infatti la camorra ad espandersi in tutto il mondo così rapidamente? A questa domanda rispose il procuratore Cordova con la sua inchiesta di anni fa: è la massoneria il collante tra le varie mafie, perché in virtù del giuramento massonico che obbliga i fratelli ad aiutarsi, qualunque fratello chieda aiuto all’estero (aprire un supemercato, un impresa, depositare in banca, ecc…) riceverà un aiuto immediato e incondizionato
E’ la massoneria cioè la spiegazione dell’espansione della camorra in tutto il mondo, come di tutte le altre mafie.Dato l’impatto emotivo che il libro ha avuto in Italia a mio parere Saviano è un pericolo. E’ un pericolo perché è un eroe, e può smuovere le coscienze, far capire il sistema.
Lo stato può tollerare che la gente si muova contro la mafia, la camorra e la ndrangheta. Questo succede ogni giorno.
Quindi il pericolo costituito da Saviano non è nel libro che ha scritto, ma potenzialmente in quelli che potrebbe scrivere in futuro.
Se Saviano approfondisse il sistema, e capisse i legami che la camorra ha con la massoneria internazionale, e capisse che tali legami sono gestiti dallo stato stesso, sarebbe morto nello stesso istante. Perché un libro del genere, se scritto da Saviano, sarebbe acquistato da centinaia di migliaia di persone, e questo lo stato non se lo può permettere.
E il giorno in cui Saviano capirà che il vero pericolo viene dalle persone che lo invitano alle trasmissioni, il giorno in cui capirà che tutto l’apparato messo intorno a lui a sua protezione, servono per impedirgli di studiare e approfondire il gradino ulteriore della piramide, allora sarà davvero in pericolo.
Per ora, il fatto che lo abbiano minacciato vuol dire che non è in pericolo. Vuol dire invece che qualcuno vuole mandare un messaggio, ma non a Saviano. Ovviamente non ho ancora capito tutto sulle minacce e i loro scopi, ma solo alcune linee generali. Per questo conto in Fabio o in altri lettori che vorranno aiutare me e gli altri capire il vero significato delle minacce a Saviano.
Una cosa comunque è certa. Finchè Saviano continuerà ad occuparsi di sola camorra non corre alcun rischio. Lo stato non ha interesse a farne un eroe morto, perché quelli morti fanno ancora più casino che da vivi, a meno che – come abbiamo descritto nei nostri precedenti articoli – non muoiano in modo disonorevole, come Pasolini, Pantani, e altri, oppure suicidandosi.
Quando invece lui capirà chi, cosa e perché permette alla camorra di esistere, allora sarà in serio pericolo, ma il pericolo non verrà dalla camorra, bensì dallo stato stesso.
Il libro successivo di Saviano, dovfrebbe essere intitolato “Roma”, quando avrà capito i collegamenti tra massoneria e camorra, con sottotitolo: “Roma, Torino, Milano, Palermo, Napoli, Reggio Calabria”. Poi dovrebbe scrivere “Londra” , con sottotitolo: Montevideo, Lisbona,.
…