Cosa teme davvero chi attacca “Annozero” | BananaBis.
Contromano di Curzio Maltese
L’estate scorsa, in vacanza in California, ho assistito a un forte terremoto. La scossa era della stessa magnitudo di quella in Abruzzo, ma in un’area molto più popolata, San Diego e dintorni. Il bilancio è stato un morto, un anziano colpito da infarto. In California c’è un terremoto così quasi ogni anno. Nel Natale 2003 il sisma a nord di Los Angeles fu venti volte più potente di quello abruzzese, e vi furono due morti sotto le macerie.
Con questa esperienza alle spalle, ho seguito con incredulità i telegiornali e i talk show sul terremoto. Una passerella di politici e vip d’ogni genere, un libro Cuore di elogi alle autorità e alla Protezione Civile. Tanti comizi, poche domande, le mitiche battute del premier.
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uno si aspetta che di questo si discuta, delle denunce fatte dalle vittime del terremoto. Ma no, naturalmente si discute di Santoro. L’oggetto della trasmissione, i fatti raccontati, sono già scomparsi. Santoro è fazioso, ecco il problema. E chi se ne frega. Sarà pure fazioso, ma ha mostrato facce, storie, scandali. E’ questo che conta. Che sia fazioso è un alibi. Nessuno davvero gli rimprovera di organizzare anche lui, come Vespa, Floris e tutti gli altri, i suoi salottini a tesi. Se da domani Santoro abolisse lo studio e non dicesse più una parola di commento ai servii, chiuderebbero davvero il programma.
A Santoro, a Gabanelli e a Icona si chiede di smettere di fare giornalismo, di andare in giro per il Paese a filmare fatti, luoghi e persone. Sono rimasti in tre, ma sono comunque troppi per un potere terrorizzato dall’idea che un giorno gli italiani riscoprano la realtà.
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