Fonte: Blog di Beppe Grillo – Il ruggito dell’Islanda.
In Islanda si è tenuto un referendum, promosso da 60.000 islandesi, per decidere se ripianare con soldi pubblici il fallimento della banca Landsbanki legato ai depositi Icesave. Il 93% degli islandesi ha votato contro il pagamento pubblico, solo l’1,8% a favore. Gli islandesi sapevano che il no al salvataggio della banca avrebbe messo a rischio l’ingresso dell’Islanda nella UE. La perdita di di 3,9 miliardi di euro di Icesave infatti ha colpito soprattutto risparmiatori britannici e olandesi. I governi di Gran Bretagna e Olanda hanno fatto forti pressioni per la restituzione dei depositi versati dai loro cittadini. Gli islandesi si sono rifiutati di pagare per gli errori di una banca privata e degli enti che avrebbero dovuto controllarla. E’ una fantastica notizia! L’Islanda è una piccola isola con solo 320.000 abitanti, ma ha aperto una nuova strada. Le banche e lo Stato NON sono la stessa cosa. Le banche sono private e lo Stato è pubblico. “La Costituzione islandese è basata sul principio fondamentale che il popolo è sovrano. E’ responsabilità del presidente far sì che la volontà del popolo prevalga“, lo ha detto Olafur Ragnar Grimsson, presidente dell’Islanda. Altro Paese, altro Presidente.
Come si fa ad avere la cittadinanza islandese?
Il freddo non mi spaventa!