Lungo e interessante articolo:
DI HS
comedonchisciotte.org
E’ trascorso circa una anno dalla pubblicazione de “Il segreto di piazza Fontana”, monumentale ed imprescindibile testo per chi vuole addentrarsi nelle terribili, fosche e complesse vicende della famosa “strage di Stato”, della “strategia della tensione”, nonché di quegli eventi collaterali che hanno, a loro volta, assunto le lunghe e oscure vesti uscite dalla filiera dei “Misteri d’Italia” (Pinelli, Feltrinelli, Calabresi, ecc…). Questo testo monumentale – risultato degli studi e della messe di informazioni raccolte dal giornalista ANSA Paolo Cucchiarelli, uno specialista del genere pubblicistico dedicato a trame, complotti e misteri – non ha ricevuto l’attenzione che avrebbe meritato e, nei casi in cui è stato recensito, è stato sottoposto a severe e dure critiche a causa della tesi ardita e scomoda che vi era delineata e sviluppata. A scorrere le pagine si può ben comprendere le ragioni dell’indifferenza e dell’ostilità. Il “romanzo” di Cucchiarelli segue un copione preciso e ragionato: alla Banca dell’Agricoltura di Milano sono stati fatti esplodere due ordigni. Il primo, quello anarchico, era dimostrativo mentre l’altro, collocato dai neofascisti, doveva provocare e, in effetti, provocò la strage che, secondo certa vulgata, cancellò l’”innocenza” dall’Italia repubblicana.
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