QUANDO I SERVIZI SEGRETI INGLESI PROPONEVANO DI RAPIRE I DIRIGENTI DI HAMAS…

Fonte: ComeDonChisciotte – QUANDO I SERVIZI SEGRETI INGLESI PROPONEVANO DI RAPIRE I DIRIGENTI DI HAMAS….

DI GREGG CARLSTROM
Al jazeera

Il governo britannico ha fornito un sostegno finanziario a due forze di sicurezza di Fatah, sebbene note per ricorrere alla tortura.

I documenti palestinesi rivelano che il governo britannico ha giocato un ruolo importante nell’equipaggiamento e finanziamento delle forze di sicurezza palestinesi, tra le quali molteplici sono state compromesse dal ricorso alla tortura e altri abusi.

Più incredibile ancora, il servizio d’informazione britannico MI-6 ha proposto di rapire i membri di Hamas e della Jihad Islamica palestinese, un progetto straordinario – e illegale – per il quale l’Unione Europea avrebbe sostenuto i costi della loro detenzione.

Alla voce “degradare le capacità dei gruppi oppositori”, il documento dell’MI-6 suggerisce:

Nella foto: poliziotti britannici nella Palestina occupata

“ … la rottura delle comunicazioni tra i loro dirigenti e delle capacità di comando e di controllo, la detenzione dei principali ufficiali di rango intermedio e la confisca dei loro arsenali e risorse finanziarie detenute all’interno dei Territori Occupati. Gli Stati Uniti e – ufficiosamente – gli osservatori del Regno Unito faranno i loro rapporti a Israele e allo stesso tempo al Quartetto. Potremmo anche esplorare la possibilità d’un internamento momentaneo dei leader di Hamas e della PIJ (Jihad Islamica), assicurandosi che siano trattati correttamente, con un finanziamento dell’Unione Europea.”

Un allegato al documento descrive il modo in cui il governo britannico potrebbe aiutare l’Autorità Palestinese. Include piani britannici di confisca di armi da fuoco e razzi in Cisgiordania e a Gaza, tagli delle risorse finanziarie ai “gruppi di rifiuto” come Hamas e la riduzione del contrabbando d’armi attraverso tunnel nella banda di Gaza.

E difficile dire quali di queste idee siano state effettivamente messe in pratica. Ma due ulteriori documenti dell’anno seguente suggeriscono che, almeno, il governo britannico ha fornito fondi per le forze di sicurezza palestinesi.

Un documento del Foreign Office britannico fornisce “una sintesi dei lavori riguardanti il progetto in cui il Regno Unito é impegnato con le Forze di sicurezza palestinesi”. Precisa l’uso di centinaia di migliaia di dollari forniti in assistenza alla sicurezza dell’Autorità palestinese.

Noteremo in particolare due sussidi di 90 000 dollari: uno per la “Forza di sicurezza preventiva”, l’altro per il “Servizio generale d’informazione”.

Questi due servizi sono stati collegati a violazioni in larga scala dei diritti civili nei Territori Occupati.

Human Rights Watch (HRW) ha segnalato in luglio 2008 che é la Sicurezza preventiva ad aver realizzato la maggior parte degli arresti dei militanti di Hamas in Cisgiordania.

“La maggior parte degli arresti erano illegali”, ha riportato il gruppo, “e gli individui arrestati sono a volte sottoposti a maltrattamenti al momento dell’arresto o alla tortura durante gli interrogatori.” Il Servizio generale d’informazione è stato allo stesso modo coinvolto in casi di tortura.

“Le forze più violente nei loro abusi, a detta delle associazioni locali, sono la Sicurezza preventiva e il Servizio generale d’informazione. La più parte delle violazioni descritte nel presente rapporto sono state commesse da una di queste due forze”, ha concluso HRW.

In una dichiarazione ad Al Jazeera, l’ufficio degli Affari esteri britannico ha fatto finta di prendere “molto seriamente” le dichiarazioni di tortura.

“(L’ufficio del ministro degli Affari esteri Alistair) Burt ha sollevato la questione delle violazioni dei diritti umani quando ha incontrato (il Primo Ministro palestinese Salam) Fayyad la settimana scorsa e ha richiesto una certezza concreta che le dichiarazioni saranno oggetto di un’inchiesta e che saranno prese misure adeguate. Il Primo Ministro Fayyad ha garantito tutto”.

Titolo originale: “MI6 offered to detain Hamas figures”

Fonte: http://english.aljazeera.net
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27.01.2011

Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org a cura di FRANCESCA VIGNUDELLI

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