John Maynard Keynes e la tragicità del lungo periodo | Qualcosa di Sinistra

Fonte: John Maynard Keynes e la tragicità del lungo periodo | Qualcosa di Sinistra.

La manovra elaborata dal governo Monti, ma voluta da realtà a lui superiori, arriverà come un macigno sulla schiena di milioni di persone già ridotte sotto la soglia di povertà, che le schiaccierà definitivamente. Questo è quello che essenzialmente succederà con l’attuazione delle misure economiche contenute nella manovra “Salva-Italia”.

D’altronde mi veniva, e mi vien tutt’ora, quasi da ridere a sentire persone che auspicavano (e che ora si stanno ricredendo) che il signor Monti fosse una specie di Robin Hood dei tempi contemporanei, che avrebbe tolto ai ricchi per dare ai poveri ridotti alla fame da quelle politiche economico-sociali che portano il nome di neoliberiste.

Il 1 Dicembre, il Presidente del Consiglio parlava della sua manovra come di una «cura di lungo periodo» di cui beneficieremo tutti e che porterà la tanto citata crescita economica.
Tengo a sottolineare che le “cure di lungo periodo” sono quelle che prescrivono istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, ed i risultati di tali “cure” sono carestie, morte, fame e miseria. Sofferenze atroci per milioni e milioni di esseri umani.
Anche molti economisti di natura neoliberista concordano su (impossibili, nda) effetti benevoli di lungo periodo di politiche economiche di austerity.

Quasi 80 anni fa ci fu un economista, uno dei colossi della storia dell’Economia mondiale, che andò totalmente controcorrente rispetto a questo pensiero dominante del benefico lungo periodo.
Il suo nome era John Maynard Keynes, colui il quale rivoluziò completamente l’economia contemporanea.
Mentre i neoliberisti oggi ci vengono a raccontare di duri sacrifici nel breve periodo ma di risultati soddisfacenti nel lungo, Keynes, nel 1923, li sbugiardava completamente: “Ma questo lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti”.

Probabilmente il professor Monti, quando il suo professore di Economia della Bocconi spiegò Keynes e la sua “Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta”, era assente.

Le teorie Keynesiane, come quelle di Hyman P. Minsky, un post-keynesiano, stanno tornando alla ribalta e si stanno dimostrando più che mai attuali. Le loro teorie e le loro politiche economiche sono state riprese intensamente e sviluppate da una scuola economica chiamata Modern Money Theory: la scuola economica che ha permesso la rinascita dell’Argentina dopo il default.
Tornando a Keynes, potete ben capire come questi criminali in giacca e cravatta travestiti da salvatori, nel lungo termine, ci porteranno nel baratro della recessione e della povertà: una sorte simile a quella dell’Argentina. Ma ancora sembra non ce ne vogliamo accorgere…

Una risposta a “John Maynard Keynes e la tragicità del lungo periodo | Qualcosa di Sinistra

  1. Gabriele Damiani

    Mi è difficile in tutta onestà credere che l’attuale presidente del consiglio, del quale per un minimo d’educazione e di buon gusto taccio il nome, operi sulla spinta di “realtà a lui superiori”. Le sue scelte sono il frutto di pura e semplice incompetenza, di assoluta impreparazione tecnica. E lo dico non in quanto sia Keynes la mia stella polare. Le mie predilezioni si rivolgono infatti a Mises e Hayek. Ma è questo un aspetto di scarso rilievo. Decisivo è invece avere una chiara cognizione che le politiche economiche procicliche moltiplicano il numero dei disoccupati e accrescono il rischio di bancarotta. Chi le attua confidando nel contrario è un misero incompetente.

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