”A Salto di Quirra cassette d’uranio”

Fonte: Antimafia Duemila – ”A Salto di Quirra cassette d’uranio”.

Svolta nell’inchiesta della Procura di Lanusei dopo i vari casi di tumore e malformazioni in persone e animali.

MILANO – Ormai non ci sono più dubbi: nel Poligono Interforze di Perdasdefogu-Salto di Quirra (Pisq) c’è l’uranio. La svolta nell’inchiesta – aperta a metà gennaio dalla Procura di Lanusei per fare chiarezza sui numerosi casi di linfoma di Hodgking che hanno colpito la popolazione e alcune malformazioni negli animali – è arrivata sabato, al termine delle ispezioni ordinate dal procuratore Domenico Fiordalisi in due magazzini nella base e a Capo San Lorenzo, dopo che la pioggia aveva fatto affiorare dal terreno parti di missili e di radiobersagli.

CINQUE CASSETTE – Sono state sequestrate cinque cassette metalliche dove i rilevatori hanno registrato valori di radioattività cinque volte superiori alla norma e l’intero deposito dove erano custodite. Sono stati portati via anche tutti i documenti (disposizioni interne, ordini di servizio, turni di lavoro, regolamento dei magazzini) con i quali si potranno accertare responsabilità, soprattutto sul fatto che sia all’ingresso del magazzino, sia sopra le casse, non erano stati posti i segnali necessari a distinguere la presenza di materiale radioattivo. Sabato mattina una squadra di poliziotti e vigili del fuoco specializzati, accompagnati dalla dottoressa Maria Antonietta Gatti (responsabile del Laboratorio dei biomateriali del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Modena e Reggio Emilia) e dal fisico nucleare professor Paolo Randaccio hanno fatto un sopralluogo nella base militare facendo la scoperta che forse apre definitivamente uno squarcio sull’intera vicenda. Il materiale è ora nel bunker dell’Università di Cagliari.

ORDIGNI IN MARE – Da un primo esame, il materiale potrebbe essere stato usato dall’Aeronautica tedesca durante esercitazioni effettuate negli anni ’60-’70 e poi interrato dopo la bonifica, ma spetta ora agli specialisti analizzare più approfonditamente i reperti. Due settimane fa il procuratore Fiordalisi aveva ordinato il sequestro probatorio dei fondali marini davanti all’area di addestramento marino del Salto di Quirra. Sul fondale i subacquei avevano individuato numerosi ordigni a pochi metri di profondità. L’inchiesta è stata avviata per accertare se vi siano relazioni fra le esercitazioni militari effettuate nella zona e i casi di tumore e malformazioni.

DUE MILITARI – I controlli nei due magazzini sarebbero stati decisi dopo le deposizioni testimoniali di due militari, un siciliano e un campano, che hanno lavorato per due anni al Pisq, con mansioni di magazzinieri nei depositi dei materiali speciali. I due si ammalarono di linfoma non Hodgkin quando erano ancora in servizio. Sottoposti a chemioterapia, erano rientrati in servizio ma sono stati riformati dopo una recidiva delle malattia. I due ex militari avrebbero segnalato agli inquirenti anche i nomi di altri colleghi colpiti dalla stessa malattia dopo il servizio al Pisq.

«SI SPARA ANCORA» – Secondo Indipendentzia Repubrica de Sardigna, nonostante gli appelli a sospendere ogni attività per consentire lo svolgimento dell’inchiesta, nel poligono di Perdasdefogu-Salto di Quirra, si continua a sparare. Il movimento indipendentista sostiene di aver ricevuto allarmate segnalazioni dagli abitanti della zona di Quirra su numerosi tiri effettuati martedì 22 febbraio da un grosso cannone navale dal porto a mare di San Lorenzo. Anche nei giorni successivi sarebbe proseguita l’attività di sperimentazione, secondo gli indipendentisti condotta dall’Oto Melara, leader mondiale nella produzione delle artiglierie navali e veicoli blindati, munizioni guidate e sistemi antiaerei.

Tratto da:
corriere.it

2 risposte a “”A Salto di Quirra cassette d’uranio”

  1. è tutta una bufala! non è vero niente e lo stesso professor randaccio l’ha detto, basta vedere nel seguente link

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7bc5243a-2469-42b5-9658-04061c2e1219-popup.html

    giusto per fare una corretta informazione.

  2. Viene chiamata democrazia; calpestare la Costituzione e rifugiarsi al “Segreto di Stato” per aggirare il volere del Popolo, ripudiare la guerra .

    “Esportare per il pianeta guerre devastazioni e malattie democratiche”, questo realmente facciamo.

    Scopo unico il nostro; rubare come avviene da secolari colonizzazioni, contro chi detiene le risorse, e siamo sempre noi occidentali ad avere questo “vizietto”.

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